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lunedì 2 luglio 2012

ITALIA: regolarizzazione per tutti gli immigrati

regolarizzazione per tutti gli immigrati

regolarizzazione per tutti gli immigrati

La Cgil chiede al Governo una regolarizzazione per tutti gli immigrati che lavorano in nero. Conclusa ieri la terza Conferenza nazionale sull’immigrazione promossa dal maggiore sindacato italiano. Tra le richieste anche quella di rivedere la tassa sul permesso di soggiorno. La crisi allarga l’area dell’economia sommersa e del lavoro nero

FANTASY: regolarizzazione per tutti gli immigrati: La Cgil chiede al Governo una regolarizzazione per tutti gli immigrati che lavorano in nero. Conclusa ieri la terza Conferenza nazionale ...

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cittadinanza agli immigrati

regolarizzazione per tutti gli immigrati

Depositato DDL del PD 

sulla cittadinanza agli immigrati

http://cipiri.blogspot.it/2011/11/cittadinanza-agli-immigrati.html 

Finocchiaro: "Ora legge entro il 2011". Marino: "Un bambino che nasce in Italia è italiano, punto"

ECCO UN ESEMPIO DI RAGAZZO CHE AH DOVUTO ASPETTARE IL 18 ANNO DI ETA' PER DIVENTARE ITALIANO

Mario Balotelli rompe il silenzio e racconta l'astio nei confronti dei suoi genitori biologici, Thomas e Rose Barwuah

 Mario Balotelli rompe il silenzio e racconta l'astio nei confronti dei suoi genitori biologici, Thomas e Rose Barwuah

 

Mario Balotelli rompe il silenzio e racconta ciò che fino ad ora aveva celato: i suoi genitori biologici, Thomas e Rose Barwuah lo hanno affidato appena nato, perchè impossibilitati a curarlo e accudirlo. Il piccolo venne accudito dai signori Franco e Silvia Balotelli, modesti coniugi con altri figli a carico.

E' qui che nasce la disputa. Balotelli dopo l'interesse della stampa per i suoi genitori biologici ha scritto una lunga lettera sul suo sito personale, per chiarire la situazione: "Per 16 anni, a parte qualche visita all'inizio, grazie alla pazienza di mamma e papà che mi portavano da loro, hanno pensato bene di sparire salvo venire allo scoperto adesso che sono diventato un giocatore di serie A. Per 16 anni non ho nemmeno ricevuto una loro telefonata nel giorno del mio compleanno. Con loro, dai due anni in poi, non ho mai vissuto. Ora però vogliono far sapere a tutti che sono loro i 'veri' genitori e che vogliono il mio affetto, come se fosse un loro diritto derivante dallo stesso sangue".

Balotelli appare nella lunga lettera molto infastidito dalle interviste rilasciate dalla "famiglia biologica", venuta allo scoperto solo adesso che lui è ricco e famoso e lo dice senza mezzi termini: "questi appelli, opportunistici e tardivi, non otterranno alcuna risposta. Ribadisco che penso che se non fossi diventato Mario Balotelli, di me ai signori Barwuah non gliene importerebbe nulla".

Mario Balotelli rompe il silenzio e racconta l'astio nei confronti dei suoi genitori biologici, Thomas e Rose Barwuah

LA LETTERA - «In seguito alle dichiarazioni fatte alla stampa dai signori Thomas e Rose Barwuah, miei genitori biologici, vorrei chiarire pubblicamente un paio di cose - scrive - Si è scritto di due persone costrette, perchè povere e senza lavoro, a "dare in adozione" il figlio. Falso, perchè non sono mai stato dato in adozione (ora sì che aspetto di essere adottato da quelli che considero i miei VERI genitori) e soprattutto nessuno li ha mai costretti ad abbandonarmi in ospedale quando ero neonato e a sparire negli anni successivi all'affido. Affido da loro voluto e che, come ormai tutti sanno, è durato fino ad oggi. E che non è stato fatto semplicemente perchè lo ha detto un'assistente sociale (altra stupidaggine che ho letto sui giornali) ma perchè l'ha deciso il Tribunale dei Minori di Brescia, con decreto firmato anche dai miei genitori biologici (che ora sostengono di essere stati ingannati). Sono in affido dalla famiglia Balotelli da quando ho 2 anni e ogni due anni l'affido veniva rinnovato sempre con decreto del Tribunale. Qualcuno si è chiesto perchè? Perchè nessuno ha chiesto ai signori Barwuah, che oggi si fanno fotografare sui giornali con facce tristi e la mia foto con maglia dell'Inter in mano, come mai, una volta che sono guarito, non hanno fatto domanda in Tribunale per riprendermi? E perchè per 16 anni, a parte qualche visita all'inizio, grazie alla pazienza di mamma e papà che mi portavano da loro (anche se parecchie volte non si facevano trovare a casa), hanno pensato bene di sparire salvo venire allo scoperto adesso che sono diventato un giocatore di serie A? Qualcuno si è chiesto qual è il vero motivo per cui i miei rapporti con loro si sono "raffreddati", come è stato scritto, senza nemmeno sapere come sono andate le cose? Per 16 anni non ho nemmeno ricevuto una loro telefonata nel giorno del mio compleanno. Con loro, dai 2 anni in poi, non ho mai vissuto. Ora però vogliono far sapere a tutti che sono loro i "veri" genitori e che vogliono il mio affetto, come se fosse un loro diritto derivante dallo stesso sangue. Ma quale affetto? Ma quale legame di sangue? Non c'è proprio nessun legame, se non con le persone che mi hanno amato come un figlio. Gli altri, per me, sono degli estranei. Mi addolora poi che, nonostante la mia richiesta di smetterla, continuino a farsi intervistare sperando di ottenere chissà quale vantaggio e lanciando accuse bugiarde a mamma Silvia e papà Franco. I quali non erano affatto ricchi quando mi hanno accolto, nè lo sono oggi. Papà pensionato e mamma casalinga, due persone normalissime e con altri figli. E i quali non hanno mai parlato male dei miei genitori biologici davanti a me (come è stato invece bugiardamente scritto) e a tutt'oggi scelgono il silenzio e il non apparire per un'unica ragione: il mio bene. Poichè mi aspetto, a breve, di vedere i signori Barwuah lanciare appelli anche davanti alle telecamere nelle trasmissioni tv, dichiaro fin d'ora che questi appelli, opportunistici e tardivi, non otterranno alcuna risposta. Ribadisco che penso che se non fossi diventato Mario Balotelli, di me ai signori Barwuah non gliene importerebbe nulla».

MONDIALI DI CALCIO, TRA POVERTÁ E REPRESSIONE


Ultimamente, nei canali televisivi nazionali (peruviani) vedo, sempre piú spesso, immagini di violenti scontri tra la polizia brasiliana ed abitanti delle cosiddette "favelas"
LEGGI ANCHE   http://cipiri.blogspot.it/2014/06/mondiali-di-calcio-tra-poverta-e.html



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