Camera dei deputati. Un venerdì qualunque. Entrata laterale, quella di via della Missione. Passo i controlli, come sempre, salutando i due commessi della Camera seduti nel gabbiotto appena dopo il metal detector. A destra inizia l'area giornalisti. Vado dritto e attraverso la sala stampa, è vuota. Corridoio a sinistra, scendo pochi scalini e affondo i piedi nella moquettes rossa. Sulla destra due postazioni bancomat. Le supero. Come supero i bagni e il barbiere di Montecitorio, le Poste e l'ufficio recapito lettere. Giro a destra e sono in Transatlantico. Un giorno vi racconterò meglio il Transatlantico e le sale dove i politici fanno alleanze e inciuci dell'ultimo minuto. Oggi no, vado avanti. Attraverso tutto il salone che fa da anticamera all'Aula e volto a sinistra. Passo difronte alla presidenza, il venerdì non ci trovi neanche Fini alla Camera. Allora continuo, incontrando qualche commesso a intervalli di 50 metri. Buongiorno. "Buongiorno". E si prosegue. Fino in fondo al corridoio che mi porta in un'altra grande sala dove arredano le pareti i ritratti dei presidenti di Montecitorio. Quest'area del Parlamento è piena di salottini e stanze di rappresentanza. Tutte più che istituzionali. Tranne una. C'è scritto sulla porta: apertura ore 9 chiusura ore 20, dal lunedì al venerdì. Entro. Ed ecco di sottofondo una musica hawaiana arrivare dallo stereo su uno scaffale a rompere il religioso silenzio del Palazzo. Mi volto a sinistra e vedo un manifesto che ritrae spiagge di sabbia bianca. Davanti un tavolino basso con dei depliant. A destra un bancone con due signorine sedute davanti ai computer. Sorridenti. Sono nell'agenzia viaggi del Parlamento. Quella riservata ai deputati. Sì, avete capito bene: la Camera dei deputati ha una agenzia di viaggi interna.
Qui è dove ogni meta da sogno diventa realtà a costi contenuti. E allora non resisto. Mi informo. Cerco di capire, ma questi onorevoli da 15 mila euro al mese quanto spendono per andare in vacanza? L'addetta dell'agenzia mi inizia a stampare un pacco di fogli alto venti centimetri per le vacanze in promozione. "Sa com'è - mi fa lei - con questi Ponti di mezzo e l'estate alle porte ci inviano un sacco di offerte". Offerte? Offertissime, direi. Europa, Caraibi, Messico, tutto a prezzi stracciati. Devo approfondire. E mi colpisce subito il fax delle promozioni di Costa Crociere. I comuni mortali pagherebbero una crociera nel Mediterraneo nel mese di maggio 151 euro al giorno, ma la Costa in questo periodo sta facendo delle politiche nei confronti della clientela che permettono di avere uno sconto pari a più del 40% del prezzo originale. Quindi, alla fine, la crociera viene a costare più di 80 euro al giorno a persona. Più di 80 euro a persona per te che leggi. Ma per i deputati no, perché c'è uno sconto sullo sconto. Loro, la stessa crociera, nello stesso periodo, la pagano 65 euro a persona. Per non dire se prenotano in un mese autunnale. L'onorevole che se ne va in viaggio con la Costa a novembre paga 45 euro al giorno. Solo 45! Quindi, quando vi metterete a tavola al ristorante e vi faranno un bello spaghetto allo scoglio da 45 euro, pensate che con gli stessi soldi un deputato si sta facendo un giorno in crociera. Ma non finisce qui, perché se si desidera effettuare una partenza last minute ci sono le mini crociere con la Costa Deliziosa che durano solo 6 giorni, toccano Savona, Napoli, Malta, Cagliari e Ajacco al prezzaccio di 40 euro al giorno.
Certo, Costa Crociere è in un momento molto difficile, sensibilizzare i parlamentari è fondamentale, la vicenda di Schettino ha quasi affondato la reputazione di un'azienda, ma regalare le crociere a chi guadagna dieci volte tanto un italiano medio non è il massimo. Comunque, a me la crociera non fa impazzire. E allora mi guardo che altre offerte ha l'agenzia.
Sharm el Sheikh, un po' di mare. Sette notti al Veraclub Queen Village View Area formula all inclusive e voli inclusi al prezzo di 630 euro. Non male. Bella anche la Tunisia. Se poi una settimana al Caribbean World Thalasso Ai di Djerba costa solo 670 euro, è ancora più bella. Cinquecento euro è, invece, il costo di una settimana a Marsa Alam in Egitto nel Veraclub Elphistone, roba da vacanza divertimento con animazione a cinque stelle. Oppure se volete restare in Europa, ma amate il mare, c'è Formentera dove l'agenzia propone di affittare per sette giorni un appartamento (dopo però il letto non ve lo rifarete da soli, tranquilli) a partire da 520 euro. E mentre leggo questi numeri sgranando gli occhi, mi accorgo che la signorina dietro il bancone mi fissa: "Mi scusi - le faccio - prendo questi preventivi e ci penso un po' su. Sa com'è, c'è la crisi". E me ne vado con le offerte vacanze in mano verso l'uscita di via della Missione.
La crisi? E che ne sanno i parlamentari. Oltre a guadagnare bene, risparmiano più di tutti sulle vacanze.