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venerdì 4 marzo 2011

Beppe Grillo presenta il candidato per Milano



Beppe Grillo presenta il suo candidato: «Ha 20 anni e metterà tutto su Twitter» Mattia Calise «filmerà tutto quel che fanno nelle istituzioni e porterà all’interno i progetti della Rete»

- Non un «leader», ma un rappresentante, un portavoce «di una grande rete di persone che ha deciso di muoversi e metterci la faccia». Con questo concetto, il Movimento a 5 Stelle si prepara a scendere in campo alle prossime amministrative di Milano. Il candidato «portavoce-sindaco» è Mattia Calise, 20 anni, studente di Scienze politiche, a capo di una lista civica fatta da «cittadini incensurati», residenti a Milano e provincia, presentata giovedì pomeriggio da Beppe Grillo alla Feltrinelli della Stazione Centrale. Calise è stato scelto in un’assemblea di 200 simpatizzanti, tra 9 candidati: «Vere primarie». «METTERA’ TUTTO SU TWITTER» - «È un movimento di cittadini che raggiunge la politica - ha detto Grillo - con idee e programmi. Attraverso Calise entreranno tutti perché lui parlerà con Twitter, con Facebook, con i social network; filmerà tutto quel che fanno nelle istituzioni e porterà all’interno i progetti della Rete». E sulla Moratti, soprannominata «Mortizia», Grillo ha aggiunto: «Pensa solo agli intrallazzi, ai derivati, agli hedge fund e alla borsa; il Comune è diventato una società per azioni con un amministratore delegato che si fa chiamare sindaco, mentre qui abbiamo un ragazzo di 20 anni, limpido, che non ha certo esperienza di intrallazzi». In vista delle amministrative, dal Movimento a 5 stelle nessuno schieramento preventivo in caso di ballottaggio: «Non scegliamo nessuno - ha chiarito Grillo -. Quello che ci interessa è il programma, una città con wi-fi e senza cemento». TRENTA 30ENNI IN PARLAMENTO - L’obiettivo del Movimento a 5 Stelle, ha spiegato Grillo, è di arrivare a 30-40 parlamentari nel 2013. «Se portiamo 30 ragazzi di 30 anni in Parlamento - ha aggiunto - sono finiti», riferendosi alla classe politica attuale. «Noi dobbiamo rifare questo Paese. Le rivoluzioni vere partono dai piccoli gruppi. Non c’è alternativa a questo movimento, non abbiamo nulla da perdere perché di certo loro non si auto-riformeranno, non diminuiranno i parlamentari e non taglieranno le Province. Questo - ha concluso Grillo - è un Parlamento abusivo che non rappresenta più nessuno».


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