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mercoledì 14 ottobre 2009

Suicidi, Etica sgr disinveste da France Telecom

Suicidi, Etica sgr disinveste da France Telecom

Etica sgr, società di gestione del risparmio italiana che propone solo fondi di investimento socialmente responsabili, ha deciso di dismettere tutte le azioni della società di telecomunicazioni francese France Telecom presenti nei portafogli dei fondi. La decisione, approvata all’unanimità dal consiglio di amministrazione e dal comitato etico, è stata presa dopo la catena di suicidi che ha visto 24 dipendenti della società togliersi la vita in un anno e mezzo.
«Il caso di France Telecom– spiega Alessandra Viscovi, direttore generale di Etica sgr – è particolarmente complesso perché la società ha sempre mantenuto buone performance nell’ambito della responsabilità socio-ambientale. La via che pratichiamo di solito è quella del dialogo con le aziende in cui investiamo, per contribuire a indirizzarne l’operato sempre più nella direzione di un’autentica responsabilità, anche attraverso forme di azionariato attivo. Nel caso di France Telecom tuttavia, vista la gravità della situazione, abbiamo ritenuto inopportuno mantenere i nostri investimenti fino alla prossima assemblea generale fissata nel 2010».
I sindacati denunciano da diversi anni l’atmosfera di terribile stress che si respira a France Telecom, gruppo che dà lavoro a 187 mila persone. L’ultimo lavoratore si è suicidato alla fine di settembre. In particolare pesano le «pressioni» sul personale da quando l’azienda è stata privatizzata nel 2004, ma soprattutto dal momento in cui è stato annunciato il piano di ristrutturazione che si è tradotto in 22 mila «dimissioni volontarie», tra il 2006 e il 2008. Dopo l’ondata di suicidi, l’amministratore delegato dell’azienda, Didier Lombard, pressato da governo e sindacati, ha congelato il piano di mobilità fino alla fine dell’anno. I sindacati hanno bollato il provvedimento come inadeguato. L’altro provvedimento preso dall’azienda per cercare di stemperare la tensione è stato la sostituzione del vice ad della società, Louis-Pierre Wenes, sostituito da Stephane Richard ai primi di ottobre. I sindacati invece chiedono le dimissioni dello stesso Lombard. Richard è stato direttore di gabinetto del ministro dell’Economia Christine Lagarde fra il giugno 2007 e il giugno 2009.


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